I Flatfoot Ramblers
Vale la pena di ricordare anche un altro evento nella mia vita musicale. Nell’estate del 1983 mio cugino Roberto andò in vacanza e mi lasciò le chiavi di casa sua, compreso l’uso del suo piccolo studio di registrazione. In più o meno una settimana, Andrea Marti e io registrammo una indimenticabile parodia Country’n Western: “It’s a long way from Nashville”, con il nome di The Flatfoot Ramblers
I Lunettes Lunaires
Dopo la fine dell’esperienza Fried Chicken Special iniziai una band di “World Music” con Tato Capelli e qualche altro amico (Michele Ferrari, Massimo Chinelli e Lorenzo Pastore). Il nome della band era “Lunettes Lunaires”. Aveva un grande sound. Mischiammo musica americana, musica balcanica, tanghi e pop hits. La band si esibì solo una volta in pubblico e poi scomparve senza lasciare traccia. Per un paio d’anni non feci nulla degno di nota. Talvolta suonavo in piccoli locali insieme a Andrea Marti, che era un altro reduce Fried Chicken. Andrea suonava all’epoca in una band Country di musicisti più giovani, il cui nome era Hocus Pocus.
Hocus Pocus
Nel 1993 mi unii alla band. Il sound era grandioso. i musicisti erano bravi e precisi, la differenza di dieci anni di età tra me e loro non era un problema. La band suonava ai festival di musica Country e in teatri, pub e raduni di motociclisti in tutta l’Italia del Nord. Nel 1994 pubblicammo un disco dal nome “After Waitin’ ” con due pezzi originali di Andrea Marti’ (scritti insieme a Paolo Bonfanti) e 9 cover. Per lo più New Country, ma con un pezzo degli Eagles e persino una canzone di Neil Young. Nel 1995 ebbi dei gravi problemi familiari e conseguentemente ebbi difficoltà a seguire le date della band.
In quel momento capii anche che non era mia ambizione cercare suonare una cover il più uguale possibile all’originale, così alla fine lasciai la band. Negli ultimi dieci anni ho piano piano perso il desiderio forsennato di suonare in pubblico e così, mi sono trovato a non suonare quasi più. Poi un paio di anni fa le cose son cambiate…