ACANTROZZERO
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L'acantrozzero (acantrocius acantrocius) è un mammifero della famiglia degli acantrocidi.
Caratteristica dell'intera famiglia è la singolare attrattiva che appare rivestire per loro il compiere brutte figure.
Al solo scopo di sfigurare pubblicamente, l'acantrocius simplex o acantrozzero degli stagni, che è la specie più diffusa, è disposto a percorrere anche lunghe distanze, riscuotendosi dal torpore mentale e fisico in cui indugia per tutta la giornata.
DESCRIZIONE
L'aspetto fisico dell'acantrozzero degli stagni non è particolarmente elegante. Alto circa 30 centimetri (ma alcuni esemplari sembra possano superare il mezzo metro), ha l'addome molto pronunciato ed è dotato di un folto pelo di colore bruno (tranne nella stagione degli amori in cui si tinge di una sfumatura rossastra, per lui vagamente imbarazzante).
Ha dentatura grande, forte e disordinata e si ciba prevalentemente di quello che trova per terra il più vicino possibile a dove dorme (cfr. il detto "mangiare come un acantrozzero").
Ha inoltre folte e grandi sopracciglia e piccoli occhi neri.
Caratteristica è la lunga coda della cui presenza l'animale si mostra solitamente imbarazzato per non dire addirittura contrariato.
Il suo verso è il "glotrozzare" (cfr. il detto "glotrozzare come un acantrozzero") che suona come lo scarico di un lavandino otturato in cui viene versato un barattolo di bulloni.
Nel complesso, l'acantrozzero è un animale felice nel suo ambiente, gli stagni.
Non sa nuotare e gode a dimostrarlo.
COMPORTAMENTO SOCIALE
A causa della sua indole sostanzialmente pacifica, sono stati compiuti tentativi di addestramento dell'acantrozzero come animale da fattoria, da guardia o da compagnia.
Si è presto scoperto però che non è possibile addestrarlo a compiere alcunché visto che il suo unico scopo nella vita sembra essere collezionare il maggior numero di sbagli nell'assolvimento di ogni pur semplice compito.
A causa della sua notevole intelligenza o della sua indicibile stupidità, la smania di fallimento dell'acantrozzero è in generale pari solo alla sua completa e assoluta inutilità.
Infatti esso, inserito all'interno di un qualunque ecosistema, né lo danneggia, né lo migliora ma, per quanto possa sembrare impossibile, grazie alla sua pigrizia, lassismo e amore per gli errori intesi come una dedizione sistematica e uno scopo per la vita, non lo intacca minimamente.
È inoltre l'unico animale sociale a considerare l'ulcera come uno status symbol e a considerare gli incidenti più banali come una imprescindibile necessità di vita.
Oltre a gettarsi in acqua pur non sapendo nuotare, l'acantrozzero degli stagni, solitamente, sta sdraiato all'ombra e dorme.
Nel complesso, vista la sua propensione a compiere qualche errore in ogni suo minimo gesto, non è stato possibile stilare una caratterizzazione molto precisa del suo operare, come il cacciare o costruirsi tane. Men che meno l'accoppiamento.
NOTE BIBLIOGRAFICHE
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K. Mauser. pg. 7 "Non ci posso credere. Puzza terribilmente!" - 1959 - Lugo di Romagna | Bhagwan Bevevibava . capitolo 1-6-151 "Mammiferi particolarmente noiosi - Una revisitazione" 1990 - Goa |