Quando arrivai al terzo anno di liceo trovai nuovi compagni ed ebbi la possibilità di farmi nuovi amici e mettere la testolina fuori dalla mia piccola tana.
A 16 anni ero ancora sulla buona strada per diventare un tipico “bravo ragazzo” finché, a scuola, incontrai due individui particolarmente interessanti. Carlo e Fabrizio erano molto diversi da qualsiasi altro amico che avessi mai avuto in precedenza. Per esempio mi guardavano dall’alto in basso. E non era mai successo prima.
Tutto d’un tratto uscivo la sera e tornavo a casa tardi (con grande disappunto di mia madre). Quando la scuola finì, io e i miei nuovi amici, passammo tutta l’estate insieme.
In quei mesi decisi di imparare a suonare uno strumento (Fabrizio era un pianista molto capace e sarebbe di lì a pochi anni diventato un professionista. Carlo aveva studiato chitarra classica e flauto dolce. Così iniziai anch’io con il flauto dolce, seguito da un mandolino e poi da una chitarra.
La mia vera passione, però, era la fotografia. Sognavo di diventare un fotoreporter tosto e famoso e nel frattempo andavo in giro fotografando tutto e tutti. Sviluppavo e stampavo le foto da me ed ero diventato piuttosto bravo.
Dopo i modellini di aerei, avevo finalmente qualcosa da mostrare (i modellini tra l’altro non suscitavano grande ammirazione ed entusismo). Finalmente comprai un vera macchina fotografica, era una nuovissima Olympus OM1. Costava 185.000 Lire. Una piccola fortuna (In effetti me la comprò mio padre).
Abbracciai anche una specie di confuso impegno politico e sociale.
Decisi che il termine “anarchico” mi si addiceva abbastanza ed iniziai a leggere Reich e Proudhon, ma, già che c’ero, anche Lenin, Trotsky, Reich e Freud.
Ricordo che leggevo ogni cosa possibile. In quei giorni mi piacevano molto Kafka e Maupassant. E allo stesso tempo leggevo un sacco di fumetti americani e racconti di Woody Allen.
Comunque, come intellettuale, ero ancora molto poco credibile e invidiavo profondamente i miei amici, che erano (e sembravano) molto più svegli di me. Alla fine del liceo mi ero trasformato in un altra persona.
Storia Minima
- Nel 1974-1978 Andrea Gamba è alto 1,80 cm. pesa 62 Kg, ha i capelli biondo scuro corti un po’ più lunghi di prima;
- È confusamente di sinistra all’inizio e gruppettaro militante alla fine
- Prova qualche sigaretta e comincia a fumare con entusiasmo (per lo più Camel);
- Bene vino “del bottiglione” con gli amici;
- Nel 1975 si ubriaca completamente coi una bottiglia di Ballantine’s con i suoi amici Carlo e Fabrizio.
- Dipende dai soldi che gli passano i suoi genitori;
- Legge tutto quello su cui riesce a mettere le mani.
- Fotografa persone e cose. È ancora troppo timido, confuso e socialmente inetto per avere una ragazza.
-
Immagini
1974 – Avevo costruito un ingegnoso dispositivo che mi permetteva di fotografarmi due e anche tre volte sullo stesso fotogramma.
1975 – Io, di fronte a scuola
1976 – Il mio migliore amico Carlo insieme a me
1976 – Io con la mia prima chitarra.
1976 – Ultimo giorno di liceo. Enorme quantità di vino a buon mercato.
1976 – Io. Mentre cerco di assomigliare ad un tipo tosto.